venerdì 8 ottobre 2010

The Town

Poliziesco d'altri tempi


Doug, promettente giocatore di hockey, vede la sua carriera da professionista concludersi per una serie di scelte sbagliate. Torna allora a Charlestown, il quartiere malfamato di Boston dove è cresciuto, ed entra a far parte di una gang criminale insieme al suo amico d'infanzia. La banda ha successo, e rapina le banche più ricche della città. Durante una di queste rapine, però, Doug si invaghisce dell'ostaggio, Claire, e dopo averla liberata comincia a seguirla e la conosce, senza rivelarle la sua identità.

Dopo l'ottimo esordio di Gone baby gone, Ben Affleck torna alla regia con questo poliziesco dal sapore classico, con una struttura narrativa solida e lineare, con pochi colpi di scena ma con dialoghi tesi e vibranti, in grado di tenere lo spettatore incollato allo schermo. Anche la regia è priva di fronzoli, e tende a privilegiare l'approfondimento dei personaggi rispetto alle svolte narrative.
E proprio i personaggi sono la forza del film, dal protagonista, interpretato dallo stesso Ben Affleck, ai suoi compagni di avventura, passando per i poliziotti che cercano di catturarli. Due in particolare meritano di essere ricordati: il complice-amico di Doug, interpretato da uno splendido Jeremy Renner, che spesso ruba la scena al protagonista, e l'agente dell'FBI, cui presta il volto quel Jon Hamm che tanto successo sta riscuotendo con Mad Men. Ottime anche le prove di Rebecca Hall e Blake Lively, due donne agli antipodi eppure entrambe importanti per la vita del protagonista. Ottime anche le scene d'azione, su tutte quelle delle rapine, ben ritmate e fotografate con efficacia.

L'unica nota stonata del film è il finale, lontanissimo dal tono del resto della pellicola, e che lascia un po' di amaro in bocca rispetto alle aspettative create durante lo svolgimento della trama. The Town è comunque un film interessante e ricco di tensione, che conferma il talento di Ben Affleck come regista raccontando con un taglio duro e disincantato le scorribande di una banda di malviventi, in un quartiere in cui il male è solo un concetto relativo e non è del tutto chiaro chi sia il depositario della legge e della giustizia.

***1/2


Pier

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