martedì 23 luglio 2013

Pacific Rim

ROBOTTONI!



Da una faglia apertasi nell'Oceano Pacifico cominciano a fuoriuscire i Kaiju, mostruosi alieni decisi a distruggere il nostro pianeta. Per difendersi, il mondo unisce risorse e competenze e crea gli Jaeger, robot giganti pilotati da una coppia di piloti uniti a livello neurale. La battaglia tra mostri e robot sarà senza esclusione di colpi, nel tentativo di proteggere la terra dall'invasione aliena.

Dilungarsi sulla trama di Pacific Rim sarebbe un puro esercizio di stile: la storia è risicata, i dialoghi al limite della decenza, gli attori abbastanza piatti. Il tutto, però, svanisce come neve al sole quando entrano in scena loro, i veri protagonisti: i ROBOTTONI (maiuscolo d'obbligo). I ROBOTTONI sono eccezionali, realizzati con una precisione e una caratterizzazione di altissimo livello, totalmente mancanti, ad esempio, a quelli della serie Transformers. La loro entrata in scena è sempre spettacolare, le loro mosse di combattimento sono un puro godimento per l'adolescente che si annida in ogni spettatore. Accanto a loro, o meglio, contro di loro, Guillermo del Toro sguinzaglia un esercito di mostri giganti di nome Kaiju, in evidente omaggio ai mostri della tradizione giapponese come Godzilla. I Kaiju sono diversi ma simili, alieni ma terrestri, composti da elementi di diversi animali assemblati con perizia a creare dei giganteschi orrori semoventi.

Gli effetti speciali sono splendidi, e raggiungono il loro apice nelle scene di combattimento. Tra citazioni di Goldrake, Evangelion e tutte le serie mecha giapponesi, assistiamo a bocca aperta a scontri a base di lame rotanti, spade spaziali e petroliere (sì, avete capito bene: petroliere), in un'escalation di azione ed pathos che da tempo non si vedevano in un film d'azione.

Del Toro realizza un film d'intrattenimento perfetto, che non si prende sul serio e non pretende di essere nulla di diverso da quello che è, un luminoso e rumoroso baraccone fatto per divertire ed esaltare il pubblico. L'impresa riesce alla perfezione, facendo regredire tutti gli spettatori al livello di adolescenti esaltanti, pronti a lanciare i pugni in aria e a ridere divertiti di fronte all'ennesima impresa dei ROBOTTONI. A questo punto, rimane solo una domanda: a quando il sequel?

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Pier




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